Raggiungiamo Ghali telefonicamente mentre è in viaggio verso Colonia dopo il concerto tenutosi a Berlino. Il lungo percorso si presta ad una piacevole intervista che Tuttoitalia condivide con i suoi lettori. Sei stato a Londra, Monaco, Berlino: come accoglie il pubblico internazionale un cantante che, oltre al sound, regala canzoni in lingue diverse? «Sì, apprezzano tantissimo, sembra la cosa giusta fatta al momento giusto e fuori dall’Italia ha ancora piu’ senso. Uso anche uno slang che puo’ accomunare molte persone in Europa».
Anche per empatizzare maggiormente con le persone che ti ascoltano… «Certo, io sono cresciuto in un ambiente multilingue quindi mi risulta piu’ naturale cantare in diverse lingue ma questo melting pot che esiste in Europa mi permette di usare uno slang preso da diversi dizionari, linguaggi e parole di uso comune e di farne qualcosa di speciale. Una sorta di slang come usano negli Usa ma che in Europa esiste meno».
Ho letto i commenti sotto il tuo video e la maggior parte è entusiasta della sperimentazione che ne è scaturita, c’è chi scrive che servirebbe piu’ sperimentazione in un’Italia fossilizzata a certe basi, regole di marketing. «Diciamo che non mi va di far parte dello schiavismo di certe regole. Sperimento da quando nessuno mi conosceva e continuero’ a sperimentare perché è il modo migliore per fare la musica, la mia musica. Dal 2016 vedo che questo mio modo piace e mi sprona a proseguire».
Parliamo di “Good -times “: In questa canzone, per me la genialità è stata il fischiettio all’inizio: un suono un po’ estemporaneo ma che piace a tutti. Fischiettare è un suono armonioso. Quasi intimo di una persona che lo fa. «È piacevole, molto musicale, da un senso di spensieratezza ma anche di LOL, è sfacciatamente pop con delle sfumature ironiche un po’ nazional popolare che ricordano i ritornelli classici tipo “…a far l’amore comincia tu..”. Fa gasare i bambini, fa ballare i genitori e fa ridere i ragazzi. In ogni caso l’ho resa mia con molto umorismo sia rappata sia fischiettata».
Mi ricollego alla bella atmosfera. Potrebbe essere che la tua atmosfera perfetta sia stata quella in cui ti hanno presentato su un palco con queste parole?: "C’è qualcuno che cambia lo spirito del tempo e attraverso il suo talento tocca il cuore di tutti, rappresentando qualcosa di nuovo, contemporaneo e forte” (presentazione di Jovanotti al Jova Beach Party di Vasto". «E’ interessante questa chiave che hai trovato tu perché sicuramente in quel momento rispecchiava il mio modo di sentirle il mio mood perfetto. Ma preferisco che ognuno sia libero di interpretarla a suo piacimento. Puo’ essere anche entrare in una stanza disordinatissima e scherzarci sopra dicendo questa frase semplicemente ironicamente. Preferisco lasciare la libera interpretazione. C’è chi l’ha fatta sua dopo il periodo del covid per esempio, come senso di liberazione dall’angoscia creta dalla pandemia».
Sul palco del Jova Beach ti ho visto quasi intimorito… «Eh be, direi! Pero’ lui ha la capacità di far sentire a proprio agio gli ospitii ed è stato emozionante cantare davanti a tutte quelle persone. Poi da lui si imparano le cose naturalmente, ti entrano sotto pelle e ne trai grandi insegnamenti dalla sua professionalità. Ho assorbito tantissimo. Un’esperienza unica veramente!».
La copertina del tuo nuovo album è molto interessante e credo rispecchi il suo contenuto. La sensazione guardando la tua foto è quella di un viso concentrato in una sorta di pensieri fluidi e non banali... «Effettivamente potrebbe essere una buona interpretazione, ma c’è anche un accenno alla rinascita, al ventre materno, ad un fiume da cui non si sa se stai uscendo o entrando. La luce rossa contribuisce a renderla interessante e aperta a diversi modi di vederla».
Sarai a Zurigo il 25 ottobre: ci saranno tanti italiani ad ascoltarti, cambierai la scaletta? «Solitamente gestiamo le canzoni da cantare in modo abbastanza spontaneo, ci ragioniamo durante il viaggio ed è bello preparare qualcosa per questo tour europeo, qualcosa sempre di nuovo che non rimane statico, improvvisando anche un po,’ è piu’ divertente. A volte inseriamo tracce che ci chiedono i fan».
Tra i commenti sotto il tuo video di Sensazioni Ultra c’è qualcuno che scrive che la tua musica è un “toccasana”. Ti fa piacere? «Mi fa piacere sentirlo, ma quando un artista crea una canzone è il sunto di quello che prova in quel momento e una parte di sé stesso. Se riesco a farlo arrivare anche nelle corde di qualcun altro è come fare un regalo, dare una chiave di lettura che poi ognuno gestisce e interpreta a proprio modo».
Lasciamo Ghali al suo viaggio verso il suo prossimo concerto e, come canta nella sua canzone, gli auguriamo di non perdere tempo perché il tempo è oro e di accontentare i suoi fan con nuovi brani e sensazioni ultra.
Ghali
Martedì 25 ottobre 2022, ore 20
Komplex 457, Zurigo
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