Il Don Carlos è un'opera di Giuseppe Verdi, su libretto di Joseph Méry e Camille du Locle, tratto dall'omonima tragedia di Friedrich Schiller.
La prima rappresentazione dell’opera, in cinque atti e in lingua francese, ebbe luogo l'11 marzo 1867 alla Salle Le Peletier del Théâtre de l'Académie Impériale de Musique di Parigi (era la sede dell'Opéra national de Paris).
Ad una donna, Lydia Steier, che ha già diretto a Ginevra Le Indie galanti nel 2019, spetta l'apertura della stagione 23-24, sotto l'esplorazione dei «Giochi di potere». La regista porta in scena questa volta Don Carlos, affresco sull'assolutismo e la cultura del segreto, per immergerci nella Spagna di Filippo II, dominata dall'Inquisizione onnipresente che fa da scenario ai personaggi dell'ideale estetico dello Sturm und Drang di Schiller.
Il direttore d'eccezione Marc Minkowski, che già ha aperto la stagione 22-23 del Gran Teatro con “La Juif de Fromental Halévy”, prosegue l'esplorazione della Grand Opéra francese, con i musicisti dell'Orchestra della Svizzera Romanda, proponendo la versione originale parigina in francese del Don Carlos di Verdi con la prima scena al Bois de Fontainebleau. Questa versione ritorna a Ginevra per la prima volta dal 1962.
Il Gran Teatro è lieto di riunire i grandi interpreti Verdiani del momento: il basso russo Dmitry Ulyanov nel ruolo del re Filippo II, che si ritrova sullo stesso palco dove ha già cantato Guerra e Pace, La ebrea e Lady Macbeth di Mtsensk, il famoso baritono francese Stéphane Degout (il Marchese de Posa), che si trasforma in un politico in cui l'opportunismo sembra essere il suo tratto caratteriale distintivo, così come l'intrigante Principessa Eboli interpretata dalla Svizzera di Romaneva Maud Hubeaux, stella nascente come mezzo-soprano drammatico del firmamento lirico.
La sfortunata coppia Don Carlos ed Elisabetta di Valois sarà interpretata dagli statunitensi Charles Castronovo e Rachel Willis-Surensen, invitati a rappresentare le più grandi scene d'opera per questo impegnativo repertorio. Quest'ultima ritrova Marc Minkowski e il ciclo Grand Opéra al Grand Théâtre dopo la sua impressionante Valentine ne Gli ugonotti nel 2020.
Tra sentimenti e ideologie, Verdi si impadronisce di questi personaggi per spalancare le quinte del potere e denunciare il fanatismo religioso, rendendo più umane le loro contraddizioni e le loro azioni. In una società distopica dove ogni gesto viene registrato per essere utilizzato in qualsiasi momento contro ciascuno, i personaggi sopravvivono in tonalità opache. Lontani dalla verità e da ogni idealismo,i personaggi sono abitati dalla paura, in questo universo oscuro e claustrofobico che era l'impero di Filippo II. Il contrappunto è pero’ la musica di Verdi, visionaria e idealista, volta ad ispirare le speranze per un mondo migliore e nuovo.
L'opera andrà in scena dal 15 al 28 settembre 2023
Grand Théâtre de Genève
Bd du Théâtre 11
1204 Genève
Telefono: +41 22 322 50 50
Biglietti disponibili online qui https://tuttoitalia.news/don-carlos
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